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Se La Bari ha una voce, questa è quella di Michele Salomone. Da quasi quarant’anni, il suo timbro unico e inimitabile porta le gioie e i dolori di una squadra nelle case e nei cuori dei tifosi. E adesso, questa voce si fa scrittura ne La mia voce in Biancorosso. Un vortice di nomi, storie, personaggi e aneddoti si intersecano e svelano i retroscena sconosciuti di vicende che infiammano ancora oggi gli animi dei baresi. Il filo conduttore è sempre uno: lui, Salomone. Un Salomone che viene fuori in quanto radiocronista e in quanto uomo. Un Salomone che non ha paura di raccontare i segreti di una lunga carriera, le difficoltà e i difetti con cui si è dovuto scontrare. Un Salomone che si mette a nudo e soprattutto mette a nudo. Il cronista scrittore non ha peli sulla lingua. Con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue, racconta senza filtri di amici e meno amici e di ciascuno, con grande onestà intellettuale, mette in luce pregi e difetti.
Ogni figura dà il la per delineare i tratti di una professione fatta di migliaia di radiocronache realizzate nelle condizioni più disparate, per descrivere la gloria e le cadute de La Bari. Ma soprattutto per dar luce a una passione che non si ferma davanti a niente. Ogni cosa, Salomone la scrive come se stesse parlando. Con in mano La mia voce in Biancorosso, si ha la sensazione di fare una lunga, amichevole chiacchierata con l’autore. Il linguaggio è genuino e semplice, la lettura scorre tutta d’un fiato e nel giro di una pagina ci si appassiona, si ride e ci si emoziona. E, alla fine, ci si rende conto di non aver attraversato solo una storia personale, ma anche l’evoluzione di una squadra, di un mondo e forse un po’ della radio, in quanto mezzo di comunicazione. Tutto questo fa de La mia voce in Biancorosso un libro imprescindibile per i tifosi de la Bari, ma anche una lettura piacevole e adatta a ogni lettore.